“Il 90% della città è distrutta. Il 60% sono i risultati dell’artiglieria del nemico, che ha distrutto le nostre vite. Il 40% delle abitazioni non potranno più persona ricostruite e sfortunatamente dobbiamo aggiungere anche il genocidio perpetrato dalla Federazione russa a Mariupol, ove più di 20mila persone sono state uccise”. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, invitato di “Controcorrente” su Retequattro si esprime così. Il primo cittadino usa il limite ‘genocidio’ affermando che “oggi abbiamo diverse testimonianze dei crimini che la Federazione russa ha fatto sul territorio della nostra città”.
Mariupol, sindaco: “20mila morti”. Azov: “Civili in acciaieria”
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