I punti chiaveObiettivo: trattenere DimonIl caso IntelQuanto guadagna il ceoAscolta la versione audio dell'articolo
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Gli azionisti di Jp Morgan bocciano il premio deciso dal gruppo per lo storico chief executive Jamie Dimon. Solo il 31% dei soci ha votato in assemblea annuale a favore di uno speciale compenso in opzioni azionarie da 52,6 milioni di dollari per Dimon, un incentivo che era stato messo a punto per convincerlo a rimanere alla guida dell’istituto per almeno altri cinque anni. In otto degli ultimi dodici anni, il maggior istituto bancario americano aveva visto i compensi dei vertici sostenuti da ben il 90% dei voti.
Obiettivo: trattenere Dimon
Il voto – il cosiddetto say -on-pay – è solo consultivo ed è previsto che il top executive mantenga la paga prevista. Anche se la banca aveva in passato indicato di voler tenere conto dell’opinione degli azionisti in assemblea annuale. Jp Morgan si è difesa sottolineando che il premio è terribilmente rado e legato al progetto di trattenere Dimon. Il voto negativo sul pacchetto straordinario, per quanto senza il potere di esser fatto rispettare, è tuttavia significativo delle crescenti polemiche sui super-compensi, nella finanza e ai vertici dell’intera Corporate America. Le paghe sono tornate a marciare a passo rapido all’indomani del momento peggiore della pandemia. Il Wall Street Journal ha calcolato che il compenso mediano per i ceo nelle grandi aziende Usa ha raggiunto un nuovo record a 14,7 milioni per il 2021, con aumenti almeno del 12% per gran parte dei dirigenti.
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