Ci eravamo dimenticati di Taranto. Un’altra volta. Come sempre. Prima nei decenni dell’industrializzazione di Stato, culminati nella crisi dell’inizio degli Anni 90. Poi nel ventennio della privatizzazione che aveva consegnato alla famiglia Riva una gallina dalle uova d’oro, con connessioni politico-amministrative tutt’altro che limpide, al pari delle emissioni nocive. Infine, nel decennio successivo al clamoroso sequestro giudiziario e al successivo esproprio governativo, che si conclude oggi con la sentenza (di primo grado, mai dimenticarlo) del maxiprocesso “ambiente svenduto”.